L’elettrostimolatore è lo strumento deputato a stimolare le contrazioni muscolari tramite degli impulsi elettrici. Ciò è possibile, in quanto gli elettrodi applicati al corpo generano un campo elettrico in grado di raggiungere le placche motrici e, dunque, di stimolare la contrazione del muscolo.
L’elettrostimolazione può essere utilizzata per diversi scopi in base al tipo d’impulso, frequenza, durata, intensità e latenza impostati.
In riabilitazione ad esempio si può utilizzare per migliorare il tono e il trofismo muscolare sia in seguito ad un trauma che ha costretto il paziente ad un’immobilizzazione di un arto, sia per velocizzare la ripresa nella fase post-acuta. Si utilizza poi per sollecitare un muscolo denervato per evitarne la degenerazione.
Tra le elettroterapie troviamo la TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation), che utilizza impulsi a basso voltaggio, essa è finalizzata al trattamento di condizioni dolorose; grazie a questa tecnica antalgica, infatti, si stimola la produzione di beta-endorfine, sostanze fisiologiche in grado di aumentare l’azione analgesica.